Alessandra Sarchi è una critica
d’arte italiana che, a partire dal 2008, comincia parallelamente una carriera
come scrittrice di romanzi e racconti. Nel 2014 pubblica L’amore normale, a
cura di Einaudi Stile Libero, col quale vince la diciannovesima edizione del
premio internazionale “Scrivere per amore“.
L’amore, come dichiarato nel
titolo, in questo libro è protagonista, raccontato in tutte le sue forme e
manifestazioni, proprio attraverso le voci dei suoi attori.
Laura è un’insegnante del liceo,
donna determinata e caparbia, dotata di acuta intelligenza. Ancora bella,
decisa e sicura di sé, il suo carattere giovane e spigliato la contraddistingue
come moglie e madre, ma soprattutto come donna e amante.
Davide è un medico di
laboratorio, un bel fisico asciutto nonostante l’età che avanza e una tale
gentilezza nei modi che colpisce e affascina al primo incontro.
Laura e Davide sono marito e
moglie, sposati da quasi vent’anni, genitori di due giovani ragazze.
La loro vita da famiglia felice
scorre in maniera ordinaria fino a quando, improvvisamente, prende delle pieghe
anomale e qualcosa, lentamente, si lacera sotto i loro occhi.
La malattia, la paura di
perdersi, l’improvviso incontro con un vecchio amore, mineranno l’esistenza
tranquilla di una famiglia normale.
Tutto ciò genererà una serie di
vicissitudini e problemi che sfoceranno in una situazione al limite del
paradossale.
Tanti personaggi popolano questo
libro, ognuno con un ruolo da protagonista, senza contaminare gli altrui spazi.
Laura e Davide per primi, ma
anche Fabrizio e Mia, vittime e colpevoli di essersi intromessi in una famiglia
già solida e compatta.
Il vero protagonista di questa
storia, però, è il tradimento, sviscerato nella sua forma più vera:
l’innamoramento. Quello che ci viene presentato non è un adulterio impulsivo e
fisico, bensì il frutto di un amore verso qualcuno di nuovo, nonostante il
sentimento profondo verso il proprio partner.
La paura di perdere entrambi, la
famiglia, la stabilità, in un vortice di passioni vere e romantiche.
L’autrice presenta
l’innamoramento dell’amante come un sentimento semplice, normale appunto, tanto
da spingere il lettore a porsi una spontanea domanda: è possibile amare due
persone contemporaneamente?
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