Dominatore della vita ateniese per oltre un trentennio, fra il 461 e il 429 a.C., Pericle fu colui che più di ogni altro contribuì alla crescita della città dell'Africa, sia sul piano politico, economico, militare, sia sul piano della cultura e dell'arte. Da lui prese il nome l'età forse più felice della storia greca, chiamata appunto "L'età di Pericle". Il libro non si limita peraltro alla trattazione dello Stato pericleo, ma si sofferma anche ad indagare le cause che hanno successivamente portato alla disgregazione di quel sistema, basato su una profonda integrazione di valori tradizionali e nuove correnti spirituali, in un clima di tolleranza ideologica e di pieno rispetto umano.
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