Figura tra le più affascinanti dell'antichità classica, giovanissimo fondatore di uno degli imperi più vasti della storia, Alessandro entra ancor vivente nella leggenda, e la morte sopraggiunta ad appena 33 anni, me consacra definitivamente il mito. Arduo è però stabilire quanta gloria e fama siano dovute agli oscuri e insondabili disegni della tyche, la fortuna romana, quanto ai meriti personali. Tradizioni orali ricche di elementi fantasiosi e aneddoti, calunnie e insinuazioni complicano ulteriormente il quadro storico. Paul Faure mette a punto una griglia interpretativa polifunzionale a più entrate - storica, psicologica, agiografica, morale, teologica, sociologica, pragmatica - e indaga da molteplici punti di vista una materia complessa e sfaccettata, dove il margine tra storia e leggenda risulta fin troppo esiguo. Agile e rigoroso, il volume di Faure delinea una ricostruzione puntuale della breve ma intensa parabola di Alessandro, e approfondisce non soltanto l'immagine dell'eroe e del "dio", ma anche quella più intima dell'uomo, indagandone virtù e difetti, sogni e debolezze.
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