Come se ancora potesse dirigerla con la bacchetta di un direttore d'orchestra, una sorta di congiura composta di isterismi, fiamme wagneriane, fanatismi e pazzie avvolse la morte di Hitler, che parve dileguarsi tra sbuffi di vapore a esplosioni pirotecniche nel bunker di Berlino. Ben presto si scopre che il bunker fatale, anziché contenere gli ultimi e pochi superstiti del Terzo Reich, ospitava sciami di cuochi, e di camerieri. In mezzo a tutto questo disordine, ci voleva qualcuno armato del prezioso e tenace senso di ricerca scientifica: Henri Ludwigg.
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