La folle giornata dell'opera di roma durante il governo di Gian paolo Cresci. Tre anni italiani, resi possibili dall'asservimento anche dei teatri d'opera alle convenienze impudiche della politica. La capitale specchio dei tumulti e delle incongruenze di un sistema della musica che è urgente modificare. Attorno all'Odissea di Cresci, epica e grottesca, eccessiva e miseria, si sviluppa, dalla scala di Milano al Massimo di Palermo, il racconto delle avventure di altri sovrintendenti, direttori artistici, musicisti, sindaci, onorevoli, ministri. La crisi del pubblico, il paradosso dei costi, la tentazione del privato, la voglia di reagire alla precarietà, la storia e l'attualità del melodramma. Un documento appassionato nel momento in cui è forte il distacco tra i teatri d'opera e la nostra società civile.
Nessun commento:
Posta un commento