Il fuoco, primo e ultimo della trilogia incompiuta dei "Romanzi del Melagrano", sembra a lungo risolversi nell'esaltazione di un Protagonista (autobiografico) al di sopra d'ogni limite e costrizione umana. D'Annunzio, qui, adombra la sua relazione famosa con Eleonora Duse. Venezia si trasforma in Santuario estetico di Stelio, l'imaginifico, il Superuomo, e dei poteri amorosi che egli esercita sulla Foscarina. Per l'eccezionale simbiosi tra arte e autobiografia, Il fuoco, sia come documento di vita, sia come repertorio di stile, è una delle manifestazioni principali della complessa personalità di Gabriele D'Annunzio.
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