Un famoso regista cinematografico si reca in Cina a girare un documentario televisivo. Le sue disavventure in quel Paese sterminato e inafferrabile, soprattutto per potervi realizzare un'opera che rispecchi le conquiste del maoismo, la vita quotidiana di un popolo laborioso e altruista, si intrecceranno con quelle in cui, a film realizzato, si imbatterà in Italia, dove la sinistra estrema sta vivendo un momento di mitizzazione acritica della Cina, vista come luogo dell'utopia realizzata... Poi la grave crisi psicofisica in cui precipita il regista, di colpo ridotto all'immobilità e all'afasia, ci riporta all'oggi, in una situazione talmente mutata da rendere remoto un passato che è invece prossimo.
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